27/07/11 : contestazione dei reati.

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La Corte Costituzionale con la sentenza 247/2011 ha creato notevole incertezza della decadenza dei termini di accertamento. Tale incertezza impone al contribuente di far valere in tutte le sedi le proprie ragioni onde evitare, da parte dei verificatori, utilizzi strumentali della notizia di reato solamente per ottenere termini di rettifica più ampi di quelli ordinari. Infatti i verificatori potrebbero aver presentato una notizia di reato del tutto insussistente al solo fine di raddoppiare i termini di accertamento, essendo scaduti quelli ordinari. (rif. 180/11)

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